Pdl e Casa Pound, la “strana” alleanza
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Pdl e Casa Pound, la “strana” alleanza
Tommaso Fregni, segretario Gd, riflette sulla evidente connivenza tra i fascisti di Casa Pound e il Pdl locale
Ciò che è avvenuto sabato sera nella cucina del pub in cui lavora Alessio Vandelli è di certo sconcertante. Purtroppo però non è altrettanto sorprendente. C'era da aspettarsi che in seguito allo sbarco in città di Casa Pound, un gruppo di estremisti politici di destra che fanno bella mostra della propria violenza ideologica, avrebbe creato gravi tensioni con altri gruppi altrettanto aggressivi e ideologicamente violenti. In questo caso ad abboccare all'esca della provocazione politica è stato il C.A.M. La vera differenza tra i due gruppi non sta nel colore delle bandiere, non sta nella contrapposizione tra saluti romani e pugni chiusi. La differenza sta nel fatto che i ragazzi Casa Pound, dichiaratamente fascisti, trovano sponde nella destra istituzionale, sedicente modereata e liberale.
Come è possibile che in mezzo ai ragazzi chi sabato si salutava a braccio teso e nega i crimini del fascismo ci fosse anche il consigliere comunale del Pdl Michele Barcaiuolo? Che nel Pdl modenese ci sia chi non ha affatto a cuore i valori costituzionali non è una novità: il presidente della Circoscrizione Centro storico Roberto Ricco infatti ce ne aveva già dato prova “dimenticando” di onorare la memoria di Sandro Cabassi. Viene da pensare che ciò che distingue i fascisti di Casa Pound da certi esponenti del Pdl non sia l'adesione o meno ai valori repubblicani, quanto la coerenza e la sincerità
intellettuale: i ragazzi di Casa pound nel loro essere sfacciatamente fascisti ne hanno da vendere mentre alcuni dirigenti del Pdl non ne hanno per niente.
Ciò che è avvenuto sabato sera nella cucina del pub in cui lavora Alessio Vandelli è di certo sconcertante. Purtroppo però non è altrettanto sorprendente. C'era da aspettarsi che in seguito allo sbarco in città di Casa Pound, un gruppo di estremisti politici di destra che fanno bella mostra della propria violenza ideologica, avrebbe creato gravi tensioni con altri gruppi altrettanto aggressivi e ideologicamente violenti. In questo caso ad abboccare all'esca della provocazione politica è stato il C.A.M. La vera differenza tra i due gruppi non sta nel colore delle bandiere, non sta nella contrapposizione tra saluti romani e pugni chiusi. La differenza sta nel fatto che i ragazzi Casa Pound, dichiaratamente fascisti, trovano sponde nella destra istituzionale, sedicente modereata e liberale.
Come è possibile che in mezzo ai ragazzi chi sabato si salutava a braccio teso e nega i crimini del fascismo ci fosse anche il consigliere comunale del Pdl Michele Barcaiuolo? Che nel Pdl modenese ci sia chi non ha affatto a cuore i valori costituzionali non è una novità: il presidente della Circoscrizione Centro storico Roberto Ricco infatti ce ne aveva già dato prova “dimenticando” di onorare la memoria di Sandro Cabassi. Viene da pensare che ciò che distingue i fascisti di Casa Pound da certi esponenti del Pdl non sia l'adesione o meno ai valori repubblicani, quanto la coerenza e la sincerità
intellettuale: i ragazzi di Casa pound nel loro essere sfacciatamente fascisti ne hanno da vendere mentre alcuni dirigenti del Pdl non ne hanno per niente.
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